Che io abbia sviluppato negli anni una profonda passione per i grassi ormai è cosa nota. Tanto che nella mia alimentazione quotidiana rappresentano ben il 30% delle calorie introdotte. TRENTA PER CENTO, ripeti con me.

Lo so, ti ho lasciato un po’ di stucco, che una volta si diceva che “i grassi, ingrassano” e invece no. E’ storia passata. O meglio, se sai scegliere quelli buoni e li consumi nelle corrette quantità, non devi aver paura, anzi.

I grassi buoni ti aiutano - e ad affermarlo è la Scienza, mica io - a rallentare l’invecchiamento fisiologico e a contrastare le malattie croniche e l’infiammazione cellulare, oltre a regalarti ovviamente grandi soddisfazioni per il palato e tanto buonumore. Il mio sorriso e il mio girovita ne sono testimoni. Abbiamo le prove!

Ora vorrai sapere come mi comporto di solito io... nessun mistero, chi mi conosce lo sa: utilizzo ogni giorno due cucchiai di olio extravergine d’oliva, generalmente per condire le verdure oppure per esaltare il sapore del pesce, delle creme o delle vellutate. Sgranocchio frutta secca a colazione e/o durante gli spuntini e consumo spesso il salmone (the King, come lo chiama la mia amica Silvia Fascians).

Così oggi ho pensato di renderli protagonisti della mia ricetta, i grassi buoni. Nello specifico: quelli dell’olio extravergine d'oliva Borgoliva Bio, l’olio biologico prodotto dall’azienda Fontanara, che sto provando da qualche settimana.

Quando mi hanno proposto di testarlo, sono subito andata a verificarne le caratteristiche: 100% italiano, estratto a freddo in impianto continuo e ottenuto da olive esclusivamente provenienti da agricoltura biologica, prive di qualsiasi procedimento antiparassitario di natura chimica. Un Curriculum di tutto rispetto, insomma.

E, dopo averlo assaggiato sul pane, condito con un pizzico di sale e pepe, ho deciso che , poteva diventare la Star di una delle mie ricette fit. E sai perché? A convincermi è stata quella sensazione di pizzicorino alla gola che si avverte gustandolo, sinonimo di un tocco di salute in più. Tale sensazione dipende infatti dalla presenza di una sostanza antinfiammatoria chiamata “oleocantale” che pare abbia un effetto antidolorifico.

Last but not least: l’olio extravergine di oliva in generale è costituito prevalentemente da acidi grassi monoinsaturi – con una buona presenza di acido grasso linoleico - polifenoli, vitamina E e beta carotene, elementi dall’elevato potere antiossidante. È stato inoltre scientificamente verificato che il suo costante utilizzo favorisce un abbassamento del colesterolo "cattivo" (LDL) ed un contestuale innalzamento di quello "buono" (HDL), aiutando a prevenire le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Pare che aiuti anche a prevenire gli infortuni, elemento da non trascurare se – come me - pratichi sport.

N.B.: tra gli oli extravergine d’oliva dell’azienda Fontanara (tutti di ottima qualità, sia chiaro!) il mio preferito è quello bio perché - documentandomi - ho capito che “organic” non è una semplice moda del momento (come pensano alcuni), bensì una scelta intelligente e consapevole, utile a salvaguardare la mia salute e quella dell’ambiente.

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Ecco, ora che sai perché l’olio extravergine di oliva non dovrebbe mai mancare nella tua dieta (intesa come sano stile di vita!), preparati a gustarlo al meglio nel piatto qui sotto. Semplice, colorato, gustoso e bilanciato. Una ricetta che sono tre. E che può diventare uno spuntino goloso oppure un pasto vero e proprio. It’s up to you. E ricorda #chisiamamisegua

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TRIS DI TAPAS A MODO MIO

Ingredienti per tre tapas:

3 fette di pane ai multicerali
50 g edamame surgelati (senza bacello) + 10 g per guarnire
50 g zucca Delica (cotta e al netto degli scarti)
50 g ceci
1 cucchiaino tahina (crema di sesamo)
1 cucchiaino succo di limone
6 cucchiaini di olio extravergine d’oliva Borgoliva bio
un pizzico di paprika
un pizzico di noce moscata
sale e pepe q.b.
un ciuffetto di rosmarino
un rametto di timo
3 code di gambero pulite
1 uovo
1 cucchiaio semi misti (zucca, girasole, sesamo nero, lino ecc.)

Procedimento:

Porta a ebollizione un pentolino d’acqua e fai cuore 50 g di edamame per circa 8 minuti. Mettili in un bicchiere alto con un pochino di acqua di cottura e frullali, ad ottenere una crema densa. Condisci con un pizzico di pepe, sale e un cucchiaino di olio extravergine d’oliva bio.
Sciacqua la zucca, elimina i semi e avvolgila in un foglio di alluminio. Fai dei fori con una forchetta sulla superficie e poi metti in forno a 200 gradi per 30 minuti circa.

Elimina l’alluminio, scava la polpa con un cucchiaio, mettila in una ciotola e schiacciala con una forchetta. Aggiungi un pizzico di noce moscata, un cucchiaino d’olio extravergine d’oliva bio, amalgama bene e metti da parte.

Scola i ceci e sciacquali sotto l’acqua. Mettili in un bicchiere alto insieme con il succo di limone, un cucchiaino d’olio extravergine d’oliva, la taihna, un pizzico di sale e pepe. Frulla e metti da parte.

Porta a ebollizione un pentolino d’acqua e poi immergi le code di gambero per 30 secondi ciascuna, aiutandoti con una pinza, di modo che rimangano morbide (come dice il mio Chef preferito “alla goccia”).

Sciacqua il pentolino, riempilo di nuovo d’acqua, poni all’interno un uovo e metti il pentolino sul fuoco. Da quando l’acqua inizia a bollire conta 4 minuti, poi togli dal fuoco e metti sotto l’acqua fredda. Aspetta un paio di minuti e sguscia l’uovo.

Componi il piatto spalmando su ogni fetta di pane una delle 3 creme. Spolvera l’hummus con la paprika (dolce o affumicata, secondo il tuo gusto) e aggiungi i gamberi e il rosmarino tagliato al coltello. Sopra la zucca aggiungi l’uovo e qualche fogliolina di timo. Guarnisci la crema di edamame con i semi misti e gli edamame interi.

Spolevera tutto con un pizzico di pepe e condisci con l’olio extravergine d’oliva bio a crudo rimasto. Per gustarlo al meglio assicurati che le creme, i gamberi e l’uovo siano ancora tiepide.

 

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