Quando la mia amica Roberta Castrichella (alias RobySushi) mi propone di prendere parte insieme con lei a un evento, accetto sempre senza fare troppe domande. Amo le persone che, anche se non condividono la mia filosofia, la rispettano e lei è una di quelle. Così quando mi ha scritto “Vale vieni a spadellare con me a La Scuola della Cucina Italiana?” ho risposto subito con un bel pollice in su ed un sorriso dietro lo schermo. Sì, perché ho subito capito che la serata in qualche modo avrebbe avuto a che fare con la salute e il benessere.

L’occasione era infatti la presentazione della nuova linea Semplici e Buoni di Pam Panorama, un’ampia gamma di prodotti suddivisi in 5 famiglie (senza glutine, ricchi di fibre, meno grassi, funzionali e senza zuccheri aggiunti) pensati per alimentarsi in modo equilibrato e adeguato a specifiche esigenze.

Varcata la soglia della Scuola de La Cucina Italiana (una vera istituzione a Milano), ho trovato ad attendermi uno sfizioso aperitivo firmato Semplici e Buoni e tantissimi volti amici: una trentina di blogger, tutti riuniti per cucinare quattro differenti portate (antipasto, primo, secondo e dolce) ideate dallo Chef Marco Olivieri in collaborazione con il tecnologo alimentare e nutrizionista Giorgio Donegani, per farci scoprire ed utilizzare in modo alternativo e gourmet i prodotti della nuova linea.

Non si trattava però di un tradizionale corso di cucina, ma di una vera e propria sfida a colpi di padelle, che si sarebbe conclusa con la premiazione della squadra vincente. Io sono stata inserita nella squadra Antipasti, capitanata dalla mitica RobySushi. La nostra ricetta: mozzarella senza lattosio croccante con verdure arrostite e timo.

Dopo un attimo di smarrimento (provate ad immaginare la mia faccia quando ho scoperto che la mozzarella andava fritta!), mi sono subito proposta per il taglio delle verdure. Dopo due anni di convivenza con uno Chef, ho imparato (più o meno) ad affettare facendo scivolare il coltello sul tagliere con quel movimento a onda che fa acquisire mille punti agli occhi dei neofiti dei fornelli, anche quando poi a cucinare non sei un asso.

Alessia e Francesco di CucinaConStile, Nunzia di Entrophia, Elisa di Nameless fahion blog, Clara di Gourmode, Giulia di A pranzo da Pit ed io abbiamo pulito e sminuzzato zucchine, sedano, cavolfiore, sedano rapa, zucca e barbabietole come se non ci fosse un domani (cucinare per 50 persone è decisamente impegnativo), oltre a sfogliare il timo, che qualcuno ha scambiato per origano, diventando il mio idolo per l’intera serata (Nunzia ti adoro!!). Nel frattempo Roberta e Alessandro (alias Che zuppa) impanavano e friggevano circa 100 fette di mozzarella: due eroi.

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La sfida è stata il pretesto per giocare e scherzare con i membri delle alte squadre e, perché no, mettersi alla prova in un contesto diverso dalla quattro mura di casa e giudici più autorevoli e imparziali delle forchette di amici e/o parenti, di solito piuttosto magnanimi.

Le altre ricette in gara: gnocchi di patate gluten-free con quinoa bio, zucca e noce moscata; bocconcini di pollo alla crusca, patate schiacciate ed erbette aromatiche; cheesecake probiotica con prugne, cereali e fibre. The winner is… il secondo piatto, esteticamente poco accattivante a mio avviso, ma ben cucinato secondo i giudici. Senza dubbio il più bilanciato nutrizionalmente.

La serata si è conclusa tra risate, racconti di viaggio, scambio di contatti e la promessa di rivedersi presto perché il cibo, si sa, è convivialità e condivisione. Il cibo è Social.

Ph. Alessandro Castiglioni

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