Camminare mi è sempre piaciuto: fin da piccola mio papà mi portava in montagna d’estate, per godere della maestosità della natura, fatta di cime elevate, prati verdissimi, ruscelli d’acqua gelida e cristallina, e poi scoiattoli, mucche e qualche cerbiatto ogni tanto. Ho ricordi felici legati ai miei primi scarponcini, allo zainetto con la merenda al sacco, ai mazzolini di fiori raccolti insieme con mia mamma ed ai giochi all’aria aperta, in alta quota.

Crescendo ho imparato ad apprezzare la fatica per raggiungere la vetta, a godere del temporale improvviso, e a ridere perfino della grandine, quando ti coglie impreparata mentre scendi a valle. Sì, perché il movimento, soprattutto quando praticato in mezzo alla natura, regala attimi preziosi, allontana lo stress e permette di ritrovare l’equilibrio. Che poi, non è indispensabile scalare le vette per prendere fiato: ci si può riuscire anche nelle oasi verdi delle città, e ad insegnarmelo è stato Luigi Bellaria, istruttore ANWI, che ha guidato me ed un folto gruppo di blogger e giornalisti all’interno dello splendido parco di Monza, alla scoperta del Nordic Walking, la camminata dinamica, da praticare con l’ausilio di due bastoncini, che si effettua esclusivamente su terreni pianeggianti. Una vera boccata di ossigeno.

“Il Nordic Walking nasce nei Paesi scandinavi all’inizio degli anni ’70 e trae origine dall’allenamento praticato d’estate dagli atleti di sci di fondo. – ci racconta l’istruttore - Non si tratta di una semplice camminata, perché l’utilizzo dei bastoncini permette di amplificare il movimento naturale delle braccia coinvolgendo la quasi totalità della muscolatura e spingendo in avanti il corpo, innescando così un dispendio energetico maggiore rispetto alla semplice camminata”.

Prima di iniziare la lezione eseguiamo alcuni esercizi di riscaldamento per le articolazioni e per i muscoli che dovranno lavorare. A seguire l’istruttore ci illustra la corretta tecnica per sfruttare la meglio i bastoncini, e ci aiuta a prendere confidenza con il gesto.

Come per ogni altro sport, anche in questo caso un’adeguata attrezzatura è fondamentale. Le scarpe devono essere flessibili, in modo da permettere una rullata completa del piede, ammortizzate e con una buona aderenza, mentre i bastoncini, oltre ad essere leggeri e della lunghezza giusta (da verificare in base all’altezza dell’utilizzatore), devono prevedere dei lacci in corrispondenza dell’impugnatura, per consentire di aprire e chiudere bene la mano durante la spinta in avanti, un movimento essenziale in questo sport.

Ai piedi calzo un paio di Propulse Walk 300 di Newfeel (il brand Decathlon dedicato alla camminata sportiva ed al Nordic Walking) dotate della tecnologia Propulse Walking, che prevede un sistema di grip posteriore invertito che permette di entrare in contatto con il suolo il più rapidamente possibile, una zona di aderenza che accompagna il movimento del piede quando poggia a terra, e una zona di slancio anteriore che favorisce la propulsione.

Le mie mani impugnano i bastoncini  Propulse Walk 500 di Newfeel, costituiti da una lega di carboinio e fibra di vetro: la prima apporta dinamismo e rilancio, la seconda riduce le vibrazioni e dona flessibilità. I lacci in prossimità dell’impugnatura sono regolabili e amovibili.

Inizio a camminare seguendo le istruzioni del coach. Mi bastano pochi minuti per percepire il coinvolgimento muscolare di bicipiti e tricipiti e - dopo circa 30 minuti di esercizio - un leggero affaticamento delle braccia. In effetti i vantaggi per la salute, illustrati dal dottor Cantor Tarperi (Università degli Studi di Verona), sono diversi: i muscoli del corpo umano sollecitati sono ben 650, l’uso dei bastoncini aiuta ad aprire la cassa toracica e a respirare con maggiore efficienza (circa il 60% in più rispetto alla camminata veloce) ed il movimento eseguito provoca delle vibrazioni benefiche, utili per la fortificazione delle ossa. In più, il Nordic Walking causa un dispendio energetico dal 20% al 40% superiore rispetto a quello della classica camminata, ed è dunque utile per il controllo e la perdita di peso. Si tratta infine di uno sport per tutti, donne e uomini, sportivi ma anche sedentari, che richiede solo un piccolo investimento economico. Più bello di così!

In Italia a praticarlo sono più di 400.000 persone, nel mondo 12 milioni. Quasi quasi mi aggrego anche io, tu che fai? Per saperne di più clicca QUI 

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